E' possibile una riflessione sull'ospitalità a partire da Jean-Luc Nancy, in particolare da L'intruso, breve testo centrato sulla propria esperienza di trapiantato, di chi vive grazie a un cuore improprio, all’azione di un’intrusione?
Ciò che è estraneo e permane tale non è solo il cuore, ma anche ciò che deriva dal trapianto, e dalla terapia antirigetto, che serve ad abbassare l’identità biologica del destinatore per favorire l’incontro con l’intruso.
La possibilità del rigetto pone una doppia estraneità: da una parte quella del cuore trapiantato, che l’organismo identifica e attacca in quanto estraneo, e d’altra parte quella della condizione in cui la medicina mette colui che ha subito il trapianto per proteggerlo. Essa abbassa la sua immunità in modo che egli possa sopportare l’estraneo. Lo rende dunque estraneo a se stesso e a questa identità immunitaria che è in qualche modo la sua firma fisiologica.
Dono, alterità, intrusione, rigetto. Prolegomeni a qualsiasi teoria dell'ospitalità. Prim'ancora di un discorso sul turismo.
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